È possibile sospendere le utenze in caso di morosità dell’inquilino?

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Una chiave in mano per chiedersi se si possono sospendere le utenze ad un inquilino moroso

Non è raro il caso in cui il proprietario di casa debba affrontare situazioni di morosità da parte degli inquilini.

In questi casi, è importante conoscere le corrette procedure da seguire per evitare di passare dalla parte del torto ed incorrere in gravi conseguenze legali.

Il quadro normativo

La legge italiana prevede che il locatore possa chiedere la risoluzione del contratto di locazione in caso di morosità dell’inquilino. Ad ogni modo, fino a quando il contratto non è risolto, il locatore è tenuto a garantire all’inquilino l’utilizzo delle utenze.

In particolare, l’articolo 1580 del Codice Civile prevede che il locatore è tenuto a “mantenere l’immobile in stato da servire all’uso convenuto“. Ciò significa che il locatore deve garantire all’inquilino l’utilizzo di tutte le utenze necessarie per il godimento dell’immobile, anche se questi non paga i canoni di affitto.

Le conseguenze del sospendere le utenze

Sospendere le utenze in caso di morosità dell’inquilino è una violazione del contratto di locazione. Il locatore che sospende le utenze potrebbe essere condannato a risarcire l’inquilino per i danni subiti.

Inoltre, la sospensione delle utenze potrebbe costituire un reato. L’articolo 633 del Codice Penale punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque “impedisce o turba l’uso delle cose comuni o di uso pubblico“.

I danni causati all’inquilino

Sospendere le utenze può causare gravi danni all’inquilino. In particolare, l’inquilino potrebbe subire danni di natura:

  • Materiale: ad esempio, danni agli impianti domestici;
  • Morale: ad esempio, disagio e stress;
  • Economica: ad esempio, spese per riparare gli elettrodomestici.

Le alternative alla sospensione delle utenze

In caso di morosità dell’inquilino, il locatore ha a disposizione diverse alternative legali alla sospensione delle utenze. Queste alternative sono generalmente più efficaci e meno rischiose.

Tra le alternative possibili, vi sono:

  • L’invio di una diffida: la diffida è un atto formale con cui il locatore invita l’inquilino a pagare le rate scadute entro un determinato termine. In caso di mancato pagamento, il locatore potrà avviare le procedure legali per la risoluzione del contratto.
  • L’azione di sfratto per morosità: l’azione di sfratto è un’azione legale che consente al locatore di ottenere l’allontanamento dell’inquilino dall’immobile.
  • L’intervento di un mediatore: il mediatore può aiutare le parti a trovare un accordo consensuale per la risoluzione della controversia.

In sintesi, sospendere le utenze in caso di morosità dell’inquilino è una soluzione da evitare sempre. È importante conoscere le corrette procedure da seguire per evitare di incappare in conseguenze legali.